Cosa può mangiare un intollerante al lattosio

latte-art
Foto dal web

Quando si scopre di essere intolleranti al lattosio, la prima domanda che ci facciamo è “Cosa posso mangiare?” E’ esattamente la domanda che mi hanno rivolto alcune persone, ed è decisamente una bella domanda..
Perchè non è così semplice come si possa pensare in un primo momento.
L’intolleranza al lattosio è causata da un deficit enzimatico, lo si diagnostica con un esame clinico chiamato ” Breath test”, ed impedisce al nostro organismo di scindere il lattosio in zuccheri semplici facilmente digeribili. Le conseguenze possono essere le più varie, tutte riconducibili al mancato funzionamento dell’apparato gastrointestinale.
E’ normale che chi soffra di questo disturbo, esattamente come il celiaco, debba stare attento a quello che mangia, pena ore, se non giorni di malesseri, ma non è esattamente facile, perchè se il lattosio è ancora sconosciuto ai più, è invece ben conosciuto dai produttori di cibo industriale, che lo usano come conservante ed additivo in centinaia di prodotti.
Quindi la prima regola fondamentale è leggere sempre le etichette, anche delle cose più impensabili come crackers salati, affettati, wurstel, contorni e più in generale, piatti pronti, pane morbido, pancarrè, panini ai cereali, cereali, muesli, ecc.
Questo non significa però rinunciare a tutto. Esistono prodotti per tutte le esigenze che non usano derivati del latte, come Privolat della Misura, Più leggeri della Galbusera, gli affettati Fiorucci, ecc
Non posso fare un elenco dettagliato di marche ( per il quale rimando a questo link ) ma do volentieri qualche suggerimento in proposito:

Se possibile prepararsi sempre le pietanze da soli, scegliendo accuratamente le materie prime
Leggere sempre le etichette.
Esistono in commercio latti delattosati, con contenuto di lattosio variabile da 0,01 a o,5. Se l'intolleranza non è grave, potete usarli per preparare creme, salse, budini e in tutte le preparazioni in cui serve il latte, così da averne il gusto senza “conseguenze”.. Esistono però persone che non sopportano neppure quella minima percentuale di lattosio; in quel caso la cosa migliore è usare alternative vegetali, come latte di soia, di riso, di avena, ecc..
Attenzione alle margarine, che oltre ai grassi idrogenati, contengono a volte anche una percentuale di burro.
Attenzione anche alla panna vegetale che contiene latticello, cioè lattosio..
Attezione anche ai medicinali, il lattosio viene usato come eccipiente.
In generale sono sicuri anche i prodotti che, pur non avendo derivati del latte all’interno, usano la dicitura “prodotto in stabilimento che usa latte, ecc”, non siamo allergici, quindi una contaminazione con macchinari in cui è stato lavorato il latte non ha effetti drammatici..
Provare sempre piccole porzioni prima di mangiare una cosa nuova e vederne l’effetto, poi aumentare gradualmente. Quando si provano alimenti nuovi è sempre meglio attendere almeno 4 giorni, prima di essere sicuri che non abbiano conseguenze indesiderate
Dichiarare sempre la propria intolleranza quando si è fuori, molti ristoratori sono accorti nei nostri confronti e preparano piatti a parte. Purtroppo molti confondono il lattosio con latte e derivati e non sempre sono preparati in proposito, ma questo è un limite con cui dovete abituarvi a fare i conti..
Da qualche anno esistono in commercio prodotti che aiutano nella digestione del lattosio, come Caolat, Lactoint, Digerlat, Lactdigest, Silact. Si tratta di compresse o gocce, che se assunti da un’ora a pochi minuti prima ( a seconda del prodotto ), permettono di mangiare una lasagna, un cornetto, una bella fetta di dolce o uno sformato, senza conseguenze. Non si tratta però di pillole miracolose, una volta finito l’effetto, tutto torna alla normalità. Io le uso quando vado a pranzo fuori, se sono invitata da amici e non voglio metterli in difficoltà con le preparazioni, quando ho voglia di una colazione in pasticceria o per godermi un quadretto di cioccolata in santa pace.
Naturalmente potete mangiare carne ( rossa e bianca) pesce, verdura e frutta (queste ultime con parsimonia, non perchè contengano lattosio, ma perchè il vostro apparato gastrico è delicato ) riso, pasta e legumi, gelati alla frutta ( anche se di norma sono fatti senza latte chiedete sempre gli ingredienti) e preparati alla soia per intolleranti, latte vegetale alla soia, riso, avena o mandorle.
Se non tollerate neppure un granello di lattosio potete preparare deliziose creme e dolci con il latte vegetale.

Se avete voglia di girellare un pò in rete, troverete tante informazioni, a volte fasulle, altre volte valide.
Nel mio piccolo cerco di dare suggerimenti in base alla mia esperienza, ricette testate dove non c’è traccia di lattosio, seguite l’etichetta ” senza latticini” e potrete preparare un ottimo pranzo, dagli antipasti al dolce, che sarà gradito da tutti. Spero di essere stata esauriente, ma se avete qualche dubbio o volete qualche chiarimento, chiedete pure, sono a disposizione.

Ricordate che il lattosio è lo zucchero del latte dei mammiferi, quindi NON PUO' TROVARSI IN FRUTTA E VERDURA.